“Dobbiamo vincerla con le buone o con le cattive” ed alla fine la missione è stata portata in porto. Ma quanta fatica! L’Ascoli sceso a Catanzaro merita applausi, a differenza della gara di andata, e a dispetto delle tante assenze, gioca una partita perfetta, pressing alto e in doppia marcatura, sorprende il Catanzaro e per poco non gli riesce il colpaccio. Pesa sul match l’espulsione di Valzania che lascia i suoi compagni in dieci ma con una rete in più. Il Catanzaro prende coraggio, la riacciuffa e la ribalta grazie alla spinta di un pubblico che prende la squadra per mano. All’apoteosi ci pensa Iemmello.
Vivarini riconferma la difesa a quattro mandando in campo dal primo minuto Antonini in sostituzione di Brighenti, a centrocampo Verna e Pompetti vincolo il ballottaggio su Petriccione e Pontisso, mentre Stoppa si guadagna la fiducia del tecnico andando a sostituire lo squalificato Vandeputte. Novità nel reparto offensivo con il tandem composto da Biasci e Ambrosino che va a sostituire Iemmello che partirà dalla panchina. Un cambio dovuto, dalle prime notizie che abbiamo, ad un mal di gola che nella serata di ieri ha colpito il bomber catanzarese. Nel Catanzaro oltre allo squalificato Vandeputte è assente anche Ghion per infortunio.
Qualche problema in più invece per il tecnico Castori che per infortunio perde Mendes, Nestorovski e Gagliolo a cui si aggiungono gli infortunati di lungo corso Bogdan, Tavacar, Kraya, assenti anche per scelta tecnica Falasco e Adjapong così come l’ex Bayeye impegnato con la nazionale del Congo nella Coppa d’Africa.
Ed a proposito di ex in campo oggi ce ne sono quattro, il tecnico Vivarini e il difensore Scognamillo nel Catanzaro, Quaranta e Celia nell’Ascoli. Quest’ultimo nato a Catanzaro cresciuto nelle giovanili giallorosse senza mai debuttare in prima squadra.
Ci vogliono 16 minuti per scardinare un Ascoli che parte bene, l’intenzione degli ascolani è quella di affrontare il Catanzaro con il pressing alto. Una mossa che inizialmente sembra dare i frutti, ma è solo apparenza, l’Ascoli sottovaluta la velocità in ripartenza dei padroni casa che al 15′ con un taglio di Scognamillo per Pompetti costruiscono il prologo alla rete. Pompetti da centrocampo si invola palla al piede e dall’ limite dell’area potrebbe tirare ma decide di aprire per Sounas, cross al centro con la palla che viene deviata in angolo. Dagli sviluppi dopo un lungo batti e ribatti la palla arriva sui piedi di Ambrosino che la pennella al centro dell’area per Antonini che batte Viviano. Catanzaro – Ascoli 1-0.
Ma l’errore lo commette anche il Catanzaro, e la gioia del vantaggio dura appena 8 minuti. Fa giocare troppo l’Ascoli che per 8 minuti staziona nella metà campo giallorossa e da un cross di Falzerano dalla trequarti è lesto Mantovani a bruciare tutti e metterla dentro per il gol del pareggio. Catanzaro – Ascoli 1 – 1.
Al 37′ è doccia fredda per il “Ceravolo“, l’Ascoli trova la rete del vantaggio. Punizione battuta da Celia sul versante sinistro della trequarti, Botteghin indisturbato insacca. Catanzaro – Ascoli 1 – 2.
Si va al riposo in una gara infiammata solo dalle occasioni che hanno portato alle tre marcature, ma è un primo tempo che sorprende con un Ascoli spavaldo ed un Catanzaro quasi intimorito dove nella ripresa dovrà necessariamente cambiare marcia, perché ne ha la possibilità, per ribaltare il risultato.
Ripresa che parte subito con due cambi nel Catanzaro, dentro Petriccione e Iemmello in sostituzione rispettivamente di Verna e Biasci. Il Catanzaro deve e può cambiare marcia.
E l’inizio dei secondi quarantacinque minuti ricalca quello del primo tempo, Ascoli in pressing alto con raddoppi in marcatura che non fanno uscire il Catanzaro palla al piede. Al 53′ a dare una scossa ci pensa Petriccione che da fuori area calcia alto di poco dopo una lunga azione in cui inutilmente Iemmello e compagni hanno cercato di scardinare la difesa.
Al 58′ Rapuano viene richiamato al Var per valutare l’entrata dura dell’ascolano Valzania su Veroli, la consultazione determina l’espulsione del centrocampista marchigiano.
Al 63′ il Catanzaro ci prova, Ambrosino pesca Iemmello in area defilato sulla sinistra che prova a battere a rete ma il tiro è respinto dalla difesa.
Superiorità numerica che in campo non si avverte, il Catanzaro guadagna qualche metro ma non è incisivo, Vivarini decide di dare maggiore peso all’attacco mandando in campo Donnarumma in sostituzione di Stoppa. Catanzaro ora con tre attaccanti, Donnarumma, Iemmello e Ambrosino.
All’80’ il Catanzaro manca il pareggio, Oliveri è pescato in area da un cross perfetto di Petriccione ma il neo entrato va sulla palla con scarsa convinzione colpendola ad un metro da Viviano, con il petto spendendola clamorosamente fuori.
Cerca di prendere coraggio il Catanzaro, e all’81’ trova il gol del pareggio, dalla destra D’Andrea mette un pallone al centro, che Bellusci nel tentativo di anticipare Iemmello batte il proprio portiere. Catanzaro – Ascoli 2 – 2.
Il “Ceravolo” esplode e guida la carica al ribaltamento, ogni pallone toccato dal Catanzaro è un boato il pubblico spinge e Iemmello li ripaga.
All’86’ calcio d’angolo battuto da D’Andrea, Donnarumma la spizzica per Iemmello che anticipa tutti per l’apoteosi. Catanzaro – Ascoli 3 – 2.
Nove minuti recupero, il Catanzaro deve stringere i denti e non concedere fiato, una impresa che sembrava complicata e non impossibile è ad un passo…
È un finale in cui l’Ascoli non ne ha più, ha speso davvero tanto e il Catanzaro al 98′ sfiora la quarta rete con D’Andrea, che entrato al 63 ‘ in sostituzione di Sounas ha avuto un impatto sulla svolta della gara.
Catanzaro (4-4-2): Fulignati, Antonini, Verna (Petriccione dal 46′), Scognamillo, Stoppa (Donnarumma dal 71), Pompetti, Sounas (D’Andrea al 63′), Biasci (Iemmello dal 46′), Ambrosino, Veroli (Oliveri dal 75′), Sutum
Allenatore: Vivarini
A disposizione: Sala, Borrelli, D’Andrea, Iemmello, Petriccione, Brignola, Pontisso, Brighenti, Krajinc, Oliveri, Miranda, Donnarumma.
Ascoli (3-5-2): Viviano, Mantovani, Streng (Duris al 70′), Celia (Giovane al 61′), D’Uffizi (Zedadka al 51′), Di Tacchio, Falzerano, Botteghin, Valzania, Bellusci, Masini.
Allenatore: Castori
A disposizione: Bolletta, Vasquez, Zedadka, Giovane, Caligara, Quaranta, Vaisanen, Tarantino, Milanese, Duris, Maiga Silvestri, Rodriguez.
Aribitro: Rapuano di Rimini
Assistenti: Ceccon di Lovere – Ceolin di Treviso
Quarto uomo: Gemelli di Messina
Var: Di Martino di Teramo
Avar: Santoro di Messina
Ammoniti: D’Uffizi, Scognamillo, Bellusci, Sounas, Di Tacchio, Quaranta, Iemmello
Espulsioni: Valzania al 58′
Marcatori: Antonini 16′, Mantovani 34′, Botteghin 37′, Bellusci (aut.) 81′, Iemnello 89′