C’è un Catanzaro che nel corso della sua storia del Settore Giovanile è già arrivato sul gradino più alto. E’ quello del ’92 che vinse il “Trofeo Dante Berretti” di Serie C laureandosi Campione d’Italia di categoria.
Due gli interpreti principali di quella stagione indimenticabile: Adriano Banelli che per tanti anni indossò la maglia dell’U.S. Catanzaro fu chiamato ad organizzare il Settore Giovanile delle Aquile affidando la panchina della Berretti Under 19 ad Antonio Aloi, anche lui con un passato da calciatore nel Catanzaro, catanzarese purosangue che per 16 anni diventò un punto di riferimento del calcio dilettantistico siciliano, prima come calciatore e poi come allenatore dove iniziò la carriera di allenatore guidando il Modica nel campionato Interregionale.
Nell’estate del 1991 Adriano Banelli fu chiamato a rifondare il Settore Giovanile dell’U.S. Catanzaro e ridisegnò i quadri tecnici, affidando la categoria Giovanissimi ad Alfredo Della Porta, gli Allievi a Raffaele Resina, l’anno prima alla Berretti che fu invece affidata ad Antonio Aloi. Per avere un maggiore controllo del territorio, Banelli volle con se anche Vitaliano Davoli un autentico esperto del calcio giovanile catanzarese.
Aloi ereditò già una squadra che in buona parte aveva un’ossatura consolidata nelle seconde linee, infatti, ben 6 elementi della stagione precedente avevano spiccato il volo in prima squadra, in virtù di un grande campionato disputato nella stagione precedente sotto la guida del tecnico Raffele Resina.
Il compito di Antonio Aloi non era quindi dei più facili, bisognava rifondare e soprattutto provare a vincere. Impresa che fu portata a termine con un doppio successo, la Berretti della stagione 1991-1992 si aggiudicò il Trofeo Internazionale di Ciriè per la seconda volta (ve ne parleremo in un altro capitolo) ma soprattutto vinse il campionato è le finali aggiudicandosi il Titolo di Campione d’Italia.
La finale di allora, a differenza di oggi si giocò nel doppio turno tra andata e ritorno, il Catanzaro affrontò il Poggibonsi, vincendo 2-1 in Toscana e 4-1 in Calabria.
In quella squadra, tra gli altri ricordiamo in ordine sparso: Pierluigi Arcuri, Domenico Dalmazio, Sonny e Giuseppe Barbuto, Fabio Vartellini, Antonio Raione, Leandro Fodero, Marco Pisano, Luca Pisani, Stefano De Gaetano, Santo Parise, Alessio Fabiano e Renato Mancini.
Oggi, a distanza di 32 anni il Catanzaro conquista un’altra storica finale, sabato 24 maggio affronterà in gara unica il Lecco (vincitore del girone A), allo stadio “Mirabello” di Reggio Emilia, in caso di parità si procederà con i tempi supplementari seguiti dai rigori in caso di ulteriore parità.
A mister Massimo Costantino e ai suoi ragazzi, già artefici e freschi promozione in Primavera 2 il compito scrivere un’altra pagina epica della Cantera delle Aquile.


