Sono trascorsi otto anni dall’ingresso della Holding Noto alla guida dell’U.S. Catanzaro, un periodo che ha profondamente trasformato il volto del club, restituendogli dignità, solidità e ambizione. Quella che all’epoca fu accolta come una speranza per il futuro si è rivelata, con il tempo, una scelta decisiva per la rinascita del calcio catanzarese.
Fin dall’inizio, la nuova proprietà ha impostato un modello fondato su criteri di responsabilità economica, progettualità e rispetto per la storia della società . In un panorama calcistico spesso segnato da improvvisazione e instabilità, il Catanzaro ha saputo distinguersi per coerenza gestionale e visione strategica. Niente proclami, solo lavoro quotidiano, silenzioso ma determinato.
Il percorso non è stato privo di ostacoli, soprattutto nei primi anni ( il caso Dirty Soccer) quando il peso del passato e la necessità di rifondare ogni settore richiedevano scelte coraggiose e pazienza. Ma è proprio in quella fase che si sono gettate le basi per i successi che sarebbero arrivati. L’organizzazione societaria è stata progressivamente rafforzata, le risorse investite in modo mirato, con l’obiettivo non solo di tornare a vincere, ma di farlo in maniera duratura.
La promozione in Serie B, arrivata dopo un’attesa lunga e sofferta, ha rappresentato il momento simbolico di questo cammino. Un risultato che non ha solo riportato il Catanzaro in una dimensione più consona alla sua storia, ma ha anche sancito il ritorno dell’entusiasmo popolare, della partecipazione, dell’orgoglio di un’intera città.
La gestione Noto si è rivelata un esempio raro di come si possa conciliare passione sportiva e rigore imprenditoriale. Con discrezione, ma con fermezza, il presidente ha saputo costruire una squadra – nel senso più ampio del termine – capace di guardare lontano, con lo sguardo rivolto al futuro ma senza mai perdere il contatto con le proprie radici.
Oggi il Catanzaro è una realtà credibile, rispettata a livello nazionale, con una struttura solida, una guida tecnica competente e un ambiente che ha riscoperto il piacere di identificarsi nei propri colori. Un percorso ancora in evoluzione, certo, ma che già oggi può essere considerato un modello di riferimento per chi crede che il calcio del Sud possa essere gestito con metodo, passione e visione.
Floriano Noto non ha semplicemente acquisito una società calcistica: ha ridato senso e prospettiva a una storia che meritava di essere raccontata in modo diverso. E a distanza di otto anni, i fatti parlano con più forza di qualsiasi dichiarazione.
Negli anni successivi, il Catanzaro non si è limitato a “galleggiare” in cadetteria, come spesso accade alle neopromosse. La società ha lavorato per consolidarsi, rafforzare le proprie strutture, valorizzare il settore giovanile ( ottenendo con l’under 19 la vittoria del campionato Primavera 3 e il titolo di campione d’Italia) e ampliare la sua base di tifosi, sia in Calabria che tra le comunità di emigrati. L’identità giallorossa ha riacquistato centralità nel dibattito sportivo nazionale, ma soprattutto è tornata a essere motivo di orgoglio per una città intera, che oggi guarda al proprio club con rinnovata fiducia.
Il merito di tutto ciò va attribuito a una visione imprenditoriale chiara, a un management competente e a una guida che ha saputo unire rigore e passione. Floriano Noto ha incarnato il ruolo di presidente con sobrietà e responsabilità, senza mai cedere alle tentazioni del protagonismo mediatico. Ha parlato poco, ma ha lavorato molto. E nel mondo del calcio contemporaneo, questa è forse la qualità più rara.
Oggi il Catanzaro rappresenta una delle realtà più virtuose del panorama calcistico del Sud. Non solo per quanto fatto sul campo, ma per come è stato fatto: con dignità, con stile, con la consapevolezza che il calcio può essere anche un veicolo di cultura civica, sviluppo e appartenenza.
Otto anni dopo, la storia della gestione Noto è ancora in pieno svolgimento. Ma già oggi può essere considerata un esempio di come si possa trasformare una squadra di calcio in un progetto serio, moderno e profondamente radicato nel territorio. Un progetto che non guarda al passato con nostalgia, ma al futuro con ambizione.
Il club, sotto la guida del presidente Floriano Noto, ha delineato una strategia chiara e ambiziosa che pone la Serie A come obiettivo strutturale e non episodico. Si tratta di una visione fondata su solidità gestionale, continuità tecnica e un piano di sviluppo graduale ma costante, orientato al consolidamento di un’identità competitiva nel panorama calcistico nazionale.
All’interno di questo disegno strategico, l’affidamento della guida tecnica ad Alberto Aquilani rappresenta un passaggio chiave. La scelta di un profilo giovane, preparato e in linea con le esigenze di un progetto moderno riflette la volontà di coniugare ambizione e competenza, innovazione e pragmatismo.
L’organizzazione societaria, rafforzata nel tempo, e la valorizzazione delle risorse a disposizione costituiscono le fondamenta su cui si basa l’attuale percorso. L’interazione tra visione dirigenziale e direzione tecnica è stata impostata secondo criteri di sostenibilità, professionalità e obiettivi condivisi.
La proiezione verso la massima serie non rappresenta una semplice aspirazione sportiva, ma il risultato atteso di un processo costruito su basi concrete. L’azione congiunta della presidenza Noto e dello staff tecnico guidato da Aquilani mira a garantire al club una crescita solida, duratura e coerente con le più alte aspettative.