Il 13 marzo del 2023 con la Vittoria sulla Gelbison conquistata sul neutro dell’”Arechi” di Salerno il Catanzaro conquistava la Serie B ben 17 anni dopo la sua ultima apparizione e dopo 2082 giorni dall’insediamento della Holding Noto alla guida del club, che risale al 6 luglio 2017.
Sei tra alti e bassi, il primo con il grosso fardello “Money Gate” ereditato dalla gestione precedente, che ha condizionato non poco tutte le scelte societarie. Arrivata l’assoluzione il primo passo è stato quello del cambio di denominazione da Catanzaro Calcio 2011 a Us Catanzaro 1929 su quale si sono gettate le basi per la ripartenza del club.
Ma non è stata una ripartenza a razzo, un settimo posto, un terzo e due secondi tra cui la beffarda eliminazione di Padova in semifinale che aveva messo a dura prova la resistenza psicologica ed emotiva dei fratelli Noto (Floriano, Derio e Gino). In tutto questo il riassetto delle cariche societarie che ha portato all’avvicendamento di direttori organizzativi, generali e sportivi, nonché il cambio di 7 allenatori.
La seconda tappa della Coppa Italia con il Catanzaro che si recherà ad Udine segna il ritorno dell’U.S. Catanzaro nel calcio che conta, ma quanta fatica e soprattutto è stato un vero esborso economico importante che in 6 anni è costata una perdita di esercizio che sfiora quasi i 12 milioni di euro, esattamente 11 milioni e 668,992 euro, senza contare la chiusura del bilancio del 2023.Nella tabella che segue il grafico dettagliato della chiusura del conto economico dell’U.S. Catanzaro







