Ha ragione Silvio Baldini allenatore del Pescara fresco di promozione in Serie B. Al termine della lunga ed estenuante finale dei playoff contro la Ternana, ai microfoni di RAI Sport si è lasciato andare ad uno sfogo che meriterebbe di essere ascoltato da molti suoi colleghi. Ha definito il mondo del calcio pieno di truffaldini, mercenari e faccendieri di ogni genere, con pochissime persone che hanno le palle di assumersi le responsabilità mettendoci la faccia oltre ogni ostacolo. Cento, Mille, Centomila Silvio Baldini.
Il Catanzaro in due anni incassa un doppio rifiuto, prima Vivarini e qualche ora fa è toccato a Fabio Caserta seguirne le orme. Tutto lecito, ognuno è libero di fare quel che vuole, anche essere ipocriti fa parte del gioco.
I contratti nel mondo del calcio non valgono nulla, ma attenzione non valgono in maniera unilaterale se un tesserato, anche avendo un contratto biennale decide di puntare i piedi e voltare le spalle alla società. Nel caso opposto, non è possibile, se fosse la società a volersi privare di un tesserato non potrebbe farlo, il tesserato come un parassita se ne sta comodamente seduto su un divano ed incassa la cifra al gran completo fino alla reale scadenza del contratto.
La scelta di molare gli ormeggi è ampiamente legittima, lo è dal momento che, sul piatto ci fosse un’offerta più vantaggiosa sul piano economico ed è giusta anche se arriva la chiamata da una serie superiore.
Non può esserlo però dal momento che chiedi garanzie tecniche, ad una società che ti ha rimesso sul mercato, e ad una società che è diventato un modello di gestione per tanti altri club. La garanzia tecnica per una società come il Catanzaro sta nella valorizzazione dei giovani, ne puoi pretendere che non si faccia cassa vendendo qualche pezzo pregiato. Questo deve essere il principio dell’U.S. Catanzaro che di certo non sta a significare che non ci siano ambizioni.
Plaudiamo il comportamento del ds Ciro Polito, che di offerte ne ha ricevute, ma non ha mollato il progetto sposato la scorsa stagione. Onore e merito e soprattutto che faccia riflettere chi sosteneva che tra lui e il tecnico melitese esistesse un binomio indissolubile.
Per questo motivo, quello che ci auguriamo, è che il prossimo allenatore del Catanzaro sposi un progetto a lungo respiro, che sia un allenatore che per il club sia un valore aggiunto, un tecnico capace di valorizzare i giovani. Anche perché i Iemmello, i Scognamillo, i Petriccione o chiunque faccia parte della vecchia guardia non è eterno. L’importante è avere alle spalle una società seria ed affidabile, e il Catanzaro su questo aspetto è una garanzia assoluta.
Lunga vita al Catanzaro!
Funziona così nel calcio, però bisogna anche cercare di avere continuità tecnica e purtroppo anche questa volta si è perso tempo, si doveva girare pagina dopo la partita di La Spezia. Ora cerchiamo un allenatore col quale pensare lontano. No ai soliti riciclati della serie B, altrimenti sarebbe chiaro non avere una prospettiva a lungo termine, finendo per vivacchiare.