Con il recupero della 34ª giornata, rinviata per il decesso del pontefice Francesco I, si è conclusa la stagione regolare del campionato di serie B 2024/2025. Certamente, il più equilibrato dai tempi in cui la vittoria vale tre punti, e quindi uno dei più incerti fino all’ultimo minuto del turno conclusivo.
In testa, il Sassuolo ha mantenuto le attese della vigilia, conquistando la prima posizione. Del resto, l’organico era di assoluto rilievo, completo in tutti i reparti. Alle spalle dell’undici emiliano, forse un tantino a sorpresa rispetto ai pronostici iniziali, si è piazzato il Pisa, molto ben condotto da Filippo Inzaghi. L’attaccante Tramoni (13 reti e tre assist in 26 presenze), è stato una rivelazione. Ottimo anche il campionato di altri atleti, come l’esterno basso Idrissa Touré, ed i centrocampisti Marius Marin e Gabriele Piccinini.
Terzo è giunto lo Spezia di Mister Luca D’Angelo e dei due fratelli Esposito (Salvatore mediano e Francesco Pio attaccante). Tale compagine ha provato a lungo ad inseguire la promozione diretta, ma non è riuscita a colmare il gap con il richiamato Pisa. Naturalmente, però, la formazione ligure è favorita ai play off assieme alla Cremonese, che ha concluso la regular season al quarto posto, dopo un campionato piuttosto altalenante. A prestazioni eccellenti, infatti, hanno fatto da contraltare partite in cui i grigio-rossi si sono mal espressi sul terreno di gioco.
Quinta la prima grandissima sorpresa della stagione: la Juve Stabia del tecnico Guido Pagliuca, rivelatosi davvero bravo e competente. Partite con l’obiettivo della salvezza, le Vespe sono via via diventate ostacoli difficili da superare, svelando calciatori di grande valore, quali l’esterno Romano Floriani Mussolini, il centrocampista Giuseppe Leone e, soprattutto, l’attaccante Andrea Adorante, andato a bersaglio in ben quindici occasioni. Sesto il Catanzaro, il cui obiettivo dichiarato era «consolidare la categoria». Dopo un inizio complicato, la partita in quel di Bari, disputata il 18 ottobre 2024, ha segnato lo spartiacque. La formazione a tinte gialle e rosse ha acquisito fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, manifestando straordinarie solidità e compattezza. Trascinata dal suo uomo simbolo – il capitano Pietro Iemmello (autore di sedici centri) –, ha macinato risultati su risultati, riuscendo a raggiungere anche la quarta posizione. Peccato per una certa flessione nelle ultime giornate, ma il sesto posto, appunto, è da considerare un eccellente risultato. A far compagnia, nei play off, ai due club del Mezzogiorno appena accennati, il Cesena, settimo, ed il Palermo, ottavo. Se il torneo della compagine romagnola è da ritenere ottimo (si tratta di una neopromossa, come la Juve Stabia), quello della squadra rosanero, in ragione di campagna acquisti faraonica, è stato deficitario. I risultati e le performances dei calciatori sono stati molto ondivaghi, talvolta sconcertanti.
Piuttosto deludente anche il Bari (nono) dell’ex diesse giallorosso Giuseppe Magalini, mentre il Südtirol, allenato dall’espertissimo Fabrizio Castori (terzo tecnico in stagione dopo Valente e Zaffaroni) ha chiuso in decima piazza in virtù di un finale di campionato giocato quasi a ritmo promozione.
All’undicesimo posto il Modena, nonostante potesse contare su un validissimo roster, ma in particolare la sorprendente Carrarese, che tantissimi, in estate, indicavano come probabile retrocessa. Davvero formidabile Mister Antonio Calabro a far emergere le potenzialità di atleti sconosciuti o quasi al grande pubblico, miscelando l’esperienza di alcuni (Fiorillo, Illanes, Schiavi, Torregrossa, Finotto) con la freschezza di altri (Zuelli, Zanon, Stiven Shpendi, eccetera).
Tredicesimi, a 44 punti, hanno chiuso la Reggiana ed il Mantova. La prima, come la compagine di Bolzano, ha avuto un eccellente rush conclusivo e si è tirata fuori da una situazione che, a poche giornate dal termine, sembrava disperata. Il club lombardo, invece, ha raggiunto la permanenza all’ultimo turno, a seguito di un campionato di alti e bassi.
Anche il Brescia, quindicesimo, si è salvato, con 43 punti, ma soltanto per il vantaggio negli scontri diretti nei confronti del Frosinone, che dovrà disputare il play out contro la Salernitana. Si tratta di due squadre che, nel 2023/2024, militavano in massima divisione. Evidentemente, una delle due farà il doppio salto all’indietro. Piuttosto clamoroso. Senza dimenticare il giallo della scorsa estate, quando il tecnico giallorosso Vincenzo Vivarini voltò le spalle al club del presidente Noto (dove aveva un altro anno di contratto) per accasarsi proprio sulla panchina del Frosinone del presidente Stirpe. Per lui una stagione culminata con l’esonero.
Ancora più incredibile, però, la retrocessione della Sampdoria, dopo un torneo con tantissime difficoltà, di gioco e di risultati, con tre tecnici succedutisi fra loro prima dell’arrivo in panchina di Alberico Evani, con Attilio Lombardo e Roberto Mancini sullo sfondo. Neppure questi tre grandissimi ex blucerchiati, però, sono riusciti nel miracolo di riprendere per i capelli un club che pure poteva contare su calciatori, almeno in teoria, di grande valore, anche con trascorsi in serie A. Alla Samp i più sinceri auguri di un velocissimo rientro in cadetteria.
Le altre compagini terminate in serie C sono il Cittadella, diciannovesimo, ed il Cosenza, ventesimo. Sia la squadra veneta sia quella calabrese (per altro partita con una penalizzazione di quattro punti) soltanto in alcuni rari momenti sono sembrate in grado di tirarsi fuori dalle secche della bassa classifica.