Da oggi parte ufficialmente il calciomercato che andrà avanti per ben due mesi, ovvero fino alle ore 20 del 1° settembre. In questi due mesi sarà un rincorrersi di voci, di smentite e mezze verità, di sogni e di delusioni sotto l’ombrellone. Il calciomercato è da sempre sogni ed illusioni.
Eppure qualcosa è già successo, qualcosa che in questi giorni ha acceso l’interesse di due tifoserie, quella catanzarese e quella barese legate alla vicenda Pagano che ha regalato scampoli di esaltazioni ed isterismi, molti dei quali, frutto delle mancate conoscenze che regolano il calciomercato, e che piaccia o no ha le sue regole.
La vicenda sta tutta in un accordo raggiunto già da diversi giorni tra le due società, la Roma che detiene il cartellino e il Catanzaro che avrebbe dovuto acquistarlo. L’accordo prevedeva anche l’uscita di scena della formula iniziale, ovvero riscatto e controriscatto. E quando sembrava tutto delineato ecco saltare fuori il Bari dell’ex tecnico giallorosso Fabio Caserta che cattura l’interesse dello stesso fantasista romano.
Per la stessa Roma, che non è un istituto di beneficenza, si era aperta una possibilità concreta di fare plusvalenza, questo per rientrare nei criteri imposti dall’Uefa (entro il 30 giugno alle ore 24), che avrebbero concesso ai capitolini di evitare una sanzione. La stessa Roma avrebbe dovuto rientrare di circa 10 milioni di euro (alla fine non ci è riuscita) e Riccardo Pagano ne avrebbe dovuto assicurare 2 proprio dal Bari.
Come si è ventilata questa ipotesi, da Catanzaro qualcuno puntava il dito contro la proprietà catanzarese rea di non voler investire, mentre da Bari anche i più scettici sembravano ricredersi contro il modus operandi della famiglia De Laurentiis proprietaria del Bari (oltre che del Napoli) e che da ormai da tempo è accusata dagli stessi tifosi baresi di non investire nella loro squadra al contrario di quanto invece fatto a Napoli.
Ma in ogni trattativa di calciomercato si genera un equilibrio tra le ambizioni del giocatore, le esigenze della squadra che venda e le disponibilità economiche di chi compra. Se Catanzaro piange, Bari non ha potuto ridere dal momento che all’atto pratico si è tirata indietro nello sborsare i due milioni di euro che gli avrebbero garantito l’acquisto di Pagano.
Una cosa però sembra essere chiara, nel calciomercato, la fiducia e la lealtà sono merce rara, ne terrà conto il Catanzaro ad iniziare dal diesse Polito.
Beh piangere per Pagano, non esageriamo…..RIPORTIAMO ILIE