Cresciuto nelle giovanili della Roma, Alberto Aquilani è stato convocato in prima squadra nella stagione 2001-2002 ed ha esordito in Serie A nella stagione successiva, all’età di 18 anni, il 10 maggio 2003, durante l’incontro Roma-Torino (3-1).
Nella stagione 2003-2004 è stato ceduto in prestito alla Triestina, militante in Serie B, dove ha collezionato 41 presenze, realizzando 4 reti e contribuendo in maniera determinante al raggiungimento del nono posto in classifica.
Dopo il ritorno alla Roma, trova spazio sia durante la travagliata stagione caratterizzata da quattro cambi di allenatore (Cesare Prandelli, Rudi Völler, Luigi Delneri e Bruno Conti), sia nella successiva annata sotto la guida di Luciano Spalletti, che nel girone di ritorno lo schiera frequentemente accanto a Daniele De Rossi. Il 26 febbraio 2006 segna il gol del raddoppio nel derby vinto dai giallorossi per 2-0, risultato che consente alla Roma di raggiungere l’undicesima vittoria consecutiva in campionato, primato assoluto nella storia della Serie A.
L’inizio della stagione 2006-2007 è ottimo, con una doppietta messa a segno nella finale di Supercoppa Italiana, poi persa ai tempi supplementari contro l’Inter (4-3). Si conferma determinante nella vittoria della Roma a San Siro contro il Milan, con un assist di rabona per il brasiliano naturalizzato italiano Mancini, che propizia il gol del 2-1 realizzato da Francesco Totti. Tuttavia, il 25 novembre, nel momento migliore della stagione, un contrasto in allenamento con il compagno Rodrigo Taddei provoca una lesione collaterale mediale al ginocchio destro, costringendolo a uno stop prolungato; il rientro avverrà solo sei mesi dopo. In quella stessa stagione conquista la Coppa Italia.
Il 19 agosto 2007, con la vittoria della Supercoppa Italiana ai danni dell’Inter, ottiene il secondo trofeo della sua carriera. Nel campionato 2007-2008 si mette in luce segnando due reti nelle prime due giornate, entrambe con tiri potenti da fuori area, contro Palermo e Siena. Il 2 ottobre subisce una lesione muscolare durante la partita di UEFA Champions League Manchester United-Roma, che lo costringe a un’assenza superiore ai tre mesi. Dopo una riabilitazione faticosa, torna in campo a gennaio 2008 e contribuisce nuovamente alla vittoria della Coppa Italia il 24 maggio, nella finale vinta contro l’Inter allo Stadio Olimpico.
Nel campionato 2008-2009 realizza il primo gol stagionale nella partita di esordio contro il Napoli. Tuttavia, una serie di problemi fisici ne limita la continuità: il 22 ottobre si infortuna nella gara di Champions League contro il Chelsea e rientra solo a gennaio. A marzo scende in campo nei minuti finali contro l’Arsenal, ma non gioca più per il resto della stagione. A fine maggio rinnova il contratto con la Roma per ulteriori tre anni.
In totale, con la maglia giallorossa, colleziona 102 presenze e 9 reti in campionato, 20 presenze e 5 gol nelle competizioni nazionali (Coppa Italia e Supercoppa Italiana) e 27 presenze con un gol nelle competizioni europee (Champions League e Coppa UEFA), per un totale di 149 presenze e 15 reti.
L’8 agosto 2009, all’età di 25 anni, si trasferisce al Liverpool, firmando un contratto quadriennale per una cifra complessiva di 20 milioni di euro più bonus legati ai risultati. Dopo aver recuperato da un infortunio alla caviglia, esordisce il 28 ottobre in Coppa di Lega contro l’Arsenal all’Emirates Stadium. Il 9 novembre debutta in Premier League entrando nella partita contro il Birmingham City. La sua prima presenza da titolare, il 26 dicembre contro il Wolverhampton, si conclude con una standing ovation da parte del pubblico al momento della sostituzione. Il 15 marzo 2010 segna il primo gol con i Reds nella partita di Premier League contro il Portsmouth (4-1). Il 29 aprile realizza il primo gol in Europa League nella semifinale di ritorno contro l’Atlético Madrid, partita vinta 2-1 ai supplementari, ma insufficiente per la qualificazione alla finale. In una stagione complessivamente deludente per il Liverpool, terminata al settimo posto, Aquilani totalizza 26 presenze in tutte le competizioni.
Il 25 agosto 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento alla Juventus con la formula del prestito gratuito con diritto di riscatto. Tornato in Italia, sceglie di indossare la maglia numero 14. A causa della partecipazione con il Liverpool alle prime due gare del terzo turno preliminare di Europa League, non può essere impiegato dalla Juventus in tale competizione.
Esordisce con la maglia bianconera e in Serie A il 12 settembre 2010, nella partita casalinga pareggiata 3-3 contro la Sampdoria. Segna la sua prima rete stagionale il 17 ottobre, in casa contro il Lecce (4-0), su assist di Claudio Marchisio. Repliche importanti arrivano il 16 gennaio 2011, quando realizza il gol decisivo nella vittoria casalinga contro il Bari (2-1). Il 25 febbraio subisce un’elongazione al muscolo sartorio della coscia destra durante un allenamento, rimanendo fermo circa dieci giorni. Rientra il 12 marzo nella gara esterna pareggiata 2-2 contro il Cesena. Conclude la stagione con 33 presenze e 2 gol in campionato e un’apparizione in Coppa Italia, per un totale di 34 presenze e 2 reti.
Nonostante le buone prestazioni, la Juventus decide di non esercitare il diritto di riscatto, anche a causa dell’ingaggio di Andrea Pirlo e delle prospettive di minutaggio ridotto per Aquilani, che fa così ritorno al Liverpool.
Il 25 agosto 2011 il Liverpool annuncia l’accordo con il Milan per il trasferimento di Aquilani in prestito con diritto/obbligo di riscatto. Il giorno seguente il giocatore firma un contratto triennale con il club rossonero, valido fino al 30 giugno 2014.
Debutta con la maglia del Milan il 9 settembre 2011, partendo titolare nella partita di campionato contro la Lazio (2-2); nel corso della gara dà avvio all’azione del primo gol e realizza da calcio d’angolo l’assist per il pareggio di Antonio Cassano. Nella successiva partita contro il Napoli, il 18 settembre 2011 allo Stadio San Paolo, segna il suo primo gol con la nuova maglia, di testa, aprendo le marcature nella vittoria per 3-1. Al termine della stagione, il Milan decide di non esercitare il diritto di riscatto, e Aquilani fa ritorno al Liverpool.
Il 3 agosto 2012 viene ufficializzato il suo trasferimento a titolo gratuito alla Fiorentina. Esordisce in campionato il 25 agosto, subentrando a Rômulo nella vittoria per 2-1 contro l’Udinese e fornendo l’assist per il gol decisivo di Stevan Jovetić. Dopo due mesi di assenza per infortunio, ritorna il 28 ottobre nella partita casalinga contro la Lazio, servendo l’assist per il 2-0 di Luca Toni. L’11 novembre realizza il suo primo gol con la maglia viola nella vittoria per 3-1 contro il Milan a San Siro. Il 18 novembre firma la sua prima doppietta in Serie A contro l’Atalanta, trascinando la squadra al successo per 4-1. Con sette reti in campionato supera il suo precedente record personale di marcature in una singola stagione.
Il 5 gennaio 2014 raggiunge quota 200 presenze in Serie A nel derby vinto 1-0 contro il Livorno. Il 26 gennaio realizza la sua prima tripletta in Serie A nella partita Fiorentina-Genoa, conclusasi 3-3. Il 16 aprile 2015 raggiunge le 100 presenze complessive con la maglia viola, durante l’1-1 nei quarti di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev. Complessivamente, in tre anni alla Fiorentina disputa 105 partite e segna 15 gol.
Il 6 agosto 2015 viene ufficializzato il trasferimento allo Sporting Lisbona a parametro zero. Il 31 agosto successivo realizza la sua prima rete in campionato su calcio di rigore nella vittoria per 3-1 contro l’Académica. Complessivamente, in questa esperienza, colleziona 32 presenze e 5 gol tra campionato, coppe nazionali e preliminari di Champions League ed Europa League.
Il 31 agosto 2016 viene ufficializzato il suo trasferimento al Pescara, neopromosso in Serie A, dove disputa 9 partite segnando una rete. Il 3 gennaio 2017 si trasferisce in prestito secco al Sassuolo per sei mesi, totalizzando 16 presenze. Terminato il prestito, nel luglio dello stesso anno rescinde consensualmente il contratto con il club abruzzese.
Il 25 agosto 2017 viene ufficializzato il suo ingaggio da parte del Las Palmas, con un contratto biennale. Con il club spagnolo totalizza 21 presenze in campionato, stagione che si conclude con la retrocessione della squadra. Il 24 luglio 2018 rescinde consensualmente il contratto con la società.
Sempre svincolato, nel corso dell’inverno 2018 rileva la Scuola Calcio Spes Montesacro, situata a Roma Nord, la stessa struttura che lo aveva accolto in giovane età.
Il 28 giugno 2019 annuncia ufficialmente il ritiro dall’attività agonistica, ponendo fine a una lunga e articolata carriera professionistica.
Alberto Aquilani allenatore
Alberto Aquilani muove i primi passi nel suo storico club, la Fiorentina, assumendo nell’estate del 2019 la guida della formazione Under 18. Tale esperienza viene interrotta nel dicembre dello stesso anno, quando viene nominato collaboratore tecnico di Beppe Iachini, ex allenatore del Bari, che ha condotto la squadra viola verso la salvezza dopo un avvio di stagione particolarmente difficile.
Al termine della stagione, conclusasi anticipatamente a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus, Aquilani torna a occuparsi delle giovanili della Fiorentina, assumendo questa volta l’incarico di allenatore della Primavera. Nella sua prima stagione alla guida della squadra, conquista la Coppa Italia Primavera, battendo in finale il Verona; successivamente si aggiudica altri due titoli consecutivi nella stessa competizione, superando Lazio e Atalanta. Arricchisce inoltre il proprio palmarès con due Supercoppe Italiane e raggiunge altre due finali di Coppa Italia, perse rispettivamente nelle occasioni successive.
Nel campionato Primavera 2022-2023, ultimo prima della promozione tra i professionisti, sfiora la vittoria del torneo, venendo sconfitto in finale dal Lecce. Il triennio alla guida della Primavera si rivela complessivamente positivo e determina la sua chiamata nel calcio professionistico, con il Pisa in Serie B. La prima stagione sulla panchina nerazzurra si conclude con un tredicesimo posto in classifica e 46 punti conquistati. Nonostante ciò, il club toscano decide di non rinnovargli il contratto.
Catanzaro e Aquilani, quel feeling nato nel 2023…
Fu sufficiente una riflessione di Alberto Aquilani, all’epoca allenatore del Pisa, nell’autunno del 2023 per comprendere quanto il Catanzaro di Vincenzo Vivarini si fosse ormai guadagnato considerazione e rispetto nell’ambito della Serie B.
“Se devo guardare una partita di calcio, vedo il Catanzaro”, dichiarò Aquilani. Una frase che non passò inosservata, diventando a tutti gli effetti una sorta di legittimazione del lavoro svolto da Vivarini.
Quelle parole suscitarono entusiasmo nell’ambiente catanzarese, contribuendo a creare una spontanea simpatia nei confronti dell’allenatore romano, il quale non solo riconobbe pubblicamente il valore del progetto tecnico del Catanzaro, ma ribadì tali apprezzamenti anche in occasione della conferenza stampa post-partita del 9 dicembre 2023, al termine di uno degli incontri più apprezzati della stagione al “Ceravolo”. In quel match, il Catanzaro si impose per 2-0 sul Pisa, offrendo una prestazione di alto profilo tecnico e tattico, all’insegna di un calcio propositivo e coraggioso. Analogo spirito caratterizzò il match di ritorno, conclusosi con un vibrante 2-2, a testimonianza dell’affinità stilistica tra le due squadre.
Nel contesto di una piazza calorosa e passionale come quella di Catanzaro, questa filosofia rappresenta una scelta coerente con la storia e le ambizioni del club. Aquilani, consapevole del valore del pubblico, intende offrire uno spettacolo all’altezza dell’entusiasmo e dell’attaccamento dei tifosi giallorossi, rendendo il “Ceravolo” non solo un catino, ma anche un teatro di calcio emozionante e coinvolgente.
In sintesi, l’obiettivo di Aquilani a Catanzaro non è soltanto costruire una squadra pragmatica , concreta e solida, ma anche farlo attraverso un calcio coraggioso e piacevole, in grado di esaltare i giocatori e, soprattutto, di far innamorare chi assiste.