Le pagelle del Catanzaro nel match contro lo Spezia.
Pigliacelli 6 – Incolpevole sulle reti subite, è bravo, nella ripresa, ad opporsi ad una conclusione quasi a botta sicura di un attaccante avversario.
Brighenti 4,5 – Gara per nulla brillante, con varie difficoltà in marcatura. Non solo: Nicolò è anche fra i responsabili del buco difensivo che determina la prima segnatura al passivo.
Scognamillo 6 – Nel primo tempo regge bene l’urto con il pericolosissimo Francesco Pio Esposito. Meno concentrato nel secondo, durante il quale, ad ogni modo, è fra gli ultimi ad arrendersi.
Bonini 4 – Non l’unico, ma certamente uno dei principali indiziati nella situazione in cui lo Spezia trova il punto del vantaggio. Di là del singolo episodio, tanti errori, anche di posizionamento, nella zona di competenza.
Cassandro 4,5 – Timidissimo in proposizione offensiva, prova a farsi valere in contenimento. Non sempre ci riesce. Anzi, l’azione che si conclude con il primo goal dello Spezia nasce proprio sulla corsia di pertinenza di Tommaso.
Pontisso 5 – Fa un po’ di legna a centrocampo nella prima frazione, ma mai è efficace in sede di passaggio. Al minuto 57 è richiamato in panchina.
Petriccione 5 – Non particolarmente impreciso nei servizi, ma lento e poco lucido.
Ilie 5,5 – Un paio di ottime giocate in avvio ed altrettante nella ripresa, unite, però, a diverse approssimazioni.
Quagliata 5 – Prestazione sottotono sia negli sganciamenti sia in copertura.
Iemmello 5 – Ben imbrigliato dai difensori avversari, e comunque con pochissimi palloni che giungono in sede offensiva, non ha grandi opportunità per rendersi davvero insidioso. Di Pietro, però, l’unico tiro che impegna il portiere avversario.
Biasci 5 – Inizia bene, controllando qualche pallone non semplicissimo da gestire. Poi scompare o quasi dal terreno di gioco.
Pompetti (dal 57’) 6 – Sostituisce Pontisso e porta un po’ di fosforo alla mediana delle Aquile. Non fortunato in una conclusione da una ventina di metri.
Pittarello (dal 57’) 4 – Subentra a Biasci e, in buona sostanza, mai entra in partita.
D’Alessandro (dal 71’) 5,5 – Rileva Brighenti e propone prima un ottimo cross da destra e poi, nel finale, una buonissima accelerazione. Fra i due episodi, però, lo si nota davvero poco.
Buso (dall’81’) S.V. – Avvicenda Quagliata per l’ultimo quarto d’ora di match. Non è valutabile.
La Mantia (dall’81’) S.V. – Sul terreno di gioco al posto di Petriccione per gli ultimi scampoli di gara. Ingiudicabile.
Fabio Caserta 4,5 – Se si osserva soltanto l’aspetto difensivo, poco o niente da rimproverare al tecnico per tutto il primo tempo, per altro giocato con un forte vento a sfavore. In attacco non arriva un pallone giocabile, non si osserva alcuna trama… ma pazienza: l’attesa dei tifosi è rivolta alla ripresa, quando Eolo sarà alleato del Catanzaro. Speranza vana. Dagli spogliatoi, dopo l’intervallo, rientra una squadra molle, non agonisticamente cattiva, lunga nei reparti, incapace di reggere il contrasto fisico con i calciatori ospiti, priva di idee sul fronte offensivo. Le sostituzioni si rivelano tardive, e nel finale adatte soltanto a creare una terribile confusione. Anche alcune decisioni del direttore di gara – il sig. Bonacina di Bergamo – appaiono molto discutibili, se non cervellotiche. Lo Spezia ringrazia e porta via dal Nicola Ceravolo una vittoria cui sarà difficilissimo rimediare nella sfida di ritorno. Probabilmente impossibile. Forse, considerate anche le numerose assenze nell’organico degli avversari, si poteva osare di più. O magari si doveva. Perché se è vero che del senno di poi son piene le fosse, è altrettanto certo che nella vita non bisogna mai arrendersi alla mediocrità. Invece, si deve uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e coltivare il coraggio di agire». Ed ancora: «dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.
Io ad Ilie invece darei la sufficienza abbondante, anche perché non ha trovato alcuna collaborazione dai compagni. Pur alla fine avendo fatto un bel campionato in relazione alle possibilità, la squadra è da salvezza non di più,per caratteristiche ed atteggiamento di gioco.Si aggrappa alle partite sperando in San Iemmello. Duro e complicato il lavoro per la prossima stagione dove il gruppo che dalla C ci ha portato sin qui,non è stato integrato adeguatamente in questi due anni