Pigliacelli 7 – Formidabile in almeno tre interventi, compiuti prima che la squadra ospite trovi il goal decisivo, sul quale il portiere delle Aquile non ha alcuna responsabilità. Poco impegnato nella ripresa.
Brighenti 5,5 – Interprete di una gara senza errori da matita blu, ma talvolta in affanno nel presidio della sua zona e nelle palle in uscita. Forse gli anni iniziano a far sentire il loro peso.
Antonini 5 – Abile nel gioco aereo, ma in sofferenza in quello che si sviluppa a quote più basse. Nel primo tempo, perde un pallone che permette ad un avversario di dirigersi liberamente verso la porta, con Mirko Pigliacelli costretto agli straordinari per sventare la minaccia.
Verrengia 5,5 – La sua partita dura poco meno di mezz’ora: un infortunio muscolare, difatti, lo costringe ad abbandonare la contesa. In quel lasso temporale, svolge il suo compitino in difesa senza disattenzioni, ma anche senza manifestare particolare sicurezza.
Cassandro 4,5 – Un terzino destro vecchio stampo, o braccetto difensivo, schierato a tutta fascia per inspiegabile volere del suo tecnico. Tommaso finisce per far brutta figura.
Petriccione 6 – Nel complesso, abile a far circolare la sfera in sede di costruzione dal basso. A tratti, però, un po’ troppo scolastico – e dunque prevedibile – nelle giocate.
Pontisso 5,25 – Poco incisivo in entrambe le fasi, fatta salva l’incursione con cui si procura il penalty poi fallito da Pietro Iemmello. Ammonito nel finale del primo tempo, resta negli spogliatoi dopo l’intervallo.
Favasuli 5 – Prova a spingere con una certa costanza, ma più e più volte manifesta notevoli limiti tecnici nei tentativi di cross. Qualche sbavatura pure nelle azioni di ripiegamento.
Oudin 4 –Pressoché invisibile nelle zone del rettangolo verde in cui dovrebbe risultare efficace e tagliente, regalando invenzioni per i compagni. Come Pontisso, è sostituito dopo la prima frazione.
Cisse 6,5 – Uno dei più attivi e dinamici nel Catanzaro. Quasi sempre da lui nascono le iniziative più pericolose, tra dribbling, percussioni e tentativi di cross o di conclusione personale.
Iemmello 4 – Fallisce il calcio di rigore che poteva regalare il pareggio, e anche al di là del singolo episodio, mai mette in seria apprensione la difesa biancoscudata.
Di Chiara (dal 29’) 4 – Sostituisce l’infortunato Verrengia. Commette una serie infinita di errori nei passaggi e nel posizionamento difensivo.
Rispoli (dal 46’) 6 – Rileva Pontisso dopo l’intervallo, e almeno a momenti, regala brillantezza, ritmo e geometrie alla mediana giallorossa. Merita la sufficienza.
Pittarello (dal 46’) 4 – Subentra a Oudin in avvio di ripresa e mai si rende pericoloso, risultando anzi abbastanza goffo in una delle situazioni in cui si trova nell’area di rigore avversaria.
Nuamah (dal 59’) 4,5 – Avvicenda Cassandro e si sistema a sinistra, con Favasuli dirottato sul lato opposto. I centrocampisti e difensori del Padova non devono sudare le proverbiali sette camicie per frenarne le iniziative. In realtà, neppure una di quelle sette.
D’Alessandro (dall’80’) S.V. – Disputa l’ultimo quarto d’ora di match (recupero incluso), surrogando Favasuli. Non è giudicabile.
Alberto Aquilani (in panchina Cristian Agnelli) 4 – Ripete gli errori o equivoci tattici già emersi in gare precedenti: una maniera un po’… strana di interpretare il calcio, ma forse – si sottolinea forse – si tratta soprattutto di presunzione (mal fondata). Come se non bastasse, o magari in conseguenza di quelli, squadra poco combattiva, con scarsa intensità, capace di far tanto possesso ma di presentarsi di rado dalle parti del portiere avversario. A proposito di portieri: se Mirko Pigliacelli, in una partita casalinga (finita anche male), è stato di gran lunga il migliore, probabilmente è il caso di porsi alcune domande. Ed a queste trovare rapide risposte.







1 commento
Catanzarocalcionews.it voto 3….già scrivevo solo io sul sito, ora con la nuova grafica e la modalità di lasciare un commento, non si capisce un cazzo. Evidentemente vi bastano i commenti di Facebook. Ahh dimenticavo #Politoout