Ed eccolo qua!!! Finalmente Alberto Aquilani parla nelle vesti da tecnico dell’U.S. Catanzaro in una sala stampa affollata ed alla presenza di tutte le alte cariche della società rappresentata dal dg Paolo Morganti nonché della proprietà rappresentata dal presidente Floriano Noto e dal fratello Luigi.
La presentazione del novo tecnico inizia con l’investitura del presidente Noto che omaggia Aquilani con la sciarpa del Catanzaro. A prendere la parola per primo è proprio lo stesso presidente che sottolinea che in questa stagione, a differenza della scorsa, “si è partiti nei tempi giusti” il riferimento è proprio alla chiusura lampo con Aquilani.
Lo stesso presidente spiega anche perché la scelta si ricaduta sul tecnico romano: “Innanzitutto mi preme ringraziare mister Caserta per il campionato appena concluso che ci ha visti disputare un’altra semifinale di playoff. La scelta di Aquilani si sposta perfettamente con quella che è la nostra idea di calcio e per la base di calciatori di cui ripartiamo che ritengo assolutamente ottima”.
Esordio subito diretto del tecnico che sottolinea: “Ben trovati con un anno di ritardo”. Ed a tal proposito, prima di lasciare la parola alle domande della sala stampa lo stesso tecnico precisa quando noi avevamo già scritto in esclusiva un anno fa, ovvero: “Arrivo con un anno di ritardo perché la stessa stagione, malgrado le tante richieste che avevo ricevuto, compresa quella del Catanzaro, ho preferito concedermi un anno di riposo per vicende personali”
La presentazione entra subito nel vivo nel chiedere che Catanzaro sarà quello di Aquilani: “L’idea è quella di un calcio propositivo e di valorizzazione dei giovani. Non ci poniamo limiti, ovvio che a parlare sarà il campo, ma qui c’è tanto entusiasmo e credo che riusciremo a fare a bene”.
Squadra che riparte da una base solida anche se tutto è ancora in divenire: “Partiamo da una buona base, lo sapete meglio di me il Catanzaro ha diversi elementi che hanno ben figurato. Ovviamente ora siamo un cantiere aperto, e con la società insieme al direttore sportivo faremo tutte le dovute considerazioni”.
La società le ha dato un obiettivo stagionale? “Assolutamente no, io vorrei vincere tutte le partite, e su questa mentalità lavoreremo con la squadra, ovviamente per fare bene servono calciatori importanti e giovani promettenti. Noi puntiamo principalmente a dare un’impronta che possa essere motivo di vanto per i nostri tifosi e un modello da prendere da esempio per chi ci guarda”.
Aquilani nella sua esperienza alla Fiorentina prima e al Pisa poi ha lasciato un’ottima impressione per l’idea di calcio praticato, per ripetersi a Catanzaro e perché no fare meglio, quali indicazioni ha dato alla società per costruire la squadra?
“Con il direttore Ciro Polito abbiamo già parlato molto, ho chiesto quello di cui cui ho bisogno, sia di quelli che già abbiamo sia di quelli che verranno. Non voglio scendere nel dettaglio ma ci stiamo già muovendo in questa direzione per quelli che arriveranno, ma mi piacerebbe anche che qualcuno che potrebbe andare via continui a sposare il progetto Catanzaro. Il prima possibile incontrerò i ragazzi che hanno giocato la scorsa stagione e a faccia a faccia capiremo molto tante cose. Di certo non è vera la notizia circolata nelle ultime ore, che stiamo trattando Harder, è un giocatore che ho avuto alla Primavera della Fiorentina, lo ammiro ma non ci sono trattative”.
Niente rosa lunga, Aquilani lo sottolinea subito: “Abbiamo già parlato, non amo la rosa lunga, il numero ideale è di 25 elementi e oltre quelli non vogliamo andare”
Il tecnico poi si è soffermato sullo staff tecnico: “Saranno con me Cristian Agnelli com vice, Alessandro Rubichini match analyst, Luigi Falcone nel ruolo di collaboratore tecnico. Le altre figure che non citò è per questione di privacy in quanto stiamo definendo gli ultimi dettagli”
Ad Aquilani viene chiesto anche se l’essere stato un calciatore di grande livello lo ha aiutato nell’intraprendere la carriera di allenatore: “Sono due Aquilani diversi, quello che ha fatto il calciatore e quello che oggi è l’allenatore. Di certo mi porto dietro una grande esperienza che sicuramente mi ha aiutato e mi aiuterà”.
A prendere la parola anche il presidente Noto, che ha sottolineato che il Catanzaro non si pone limiti, semmai si sta strutturando per tentare il grande salto, ma con la giusta cognizione che sappia risaltare il modello Catanzaro. “L’obiettivo è la serie A, è inutile fare tanti giri, di certo non deve essere un obiettivo da conquistare a testa bassa per poi farci male. Noi siamo imprenditori che abbiamo conquistato quello che abbiamo con sacrificio e programmazione, la nostra visione imprenditoriale l’abbiamo trasferita al Catanzaro. Vogliamo la Serie A, siamo aperti anche all’entrata a nuove figure in quota ed anche a nominare un presidente se è necessario. Ripeto, vogliamo conquistare il meglio per il Catanzaro ma senza perdere di razionalità”.
Benvenuto Mister! Io condivido il calcio che pensa Aquilani, ma per farlo ci sarà bisogno di diversi innesti. Di corsa fisicità e aggressione nella metà campo avversaria, ne siamo abbastanza sprovvisti attualmente