Pigliacelli 6 – Subisce due reti, senza alcuna personale responsabilità, ma ne evita altre con ottimi interventi.
Scognamillo 4 – Ammonito dopo meno di dieci minuti, in seguito è in costante difficoltà contro gli attaccanti avversari. Sul finire del primo tempo (l’unico disputato), è autore del fallo di mano che costa il penalty con cui la Juve Stabia ottiene il raddoppio.
Antonini 5 – Disattento ed approssimativo nella prima frazione, cresce un po’ nella seconda, durante la quale sbroglia una pericolosa insidia.
Bonini 4,5 – Esce con le ossa rotte da quasi tutti i duelli che è costretto ad ingaggiare nella zona di competenza..
Cassandro 4 – Resta sempre nel limbo di dantesca memoria. Non attacca, ma neppure regala adeguata copertura.
Coulibaly 4 – Sul terreno di gioco dal primo minuto, e nei 45 successivi, corre a vuoto in mediana, e con i compagni di reparto prende un’imbarcata indecorosa.
Pompetti 4,5 – Playmaker nel primo tempo, mezzala nel secondo, si mette in luce soltanto in un calcio da fermo, non sfruttato dai compagni, ed in una conclusione, nell’ultimo quarto di gara, respinta forse con un braccio da un calciatore avversario. Troppo poco.
Pontisso 4 – Dalla sua parte, per l’intera prima frazione, la formazione di casa fa quel che vuole. Non fortunato, ma anche poco cattivo, in un personale tentativo nella seconda parte di gara.
Quagliata 4 – Non incide sulla corsia e difende anche maluccio. Tradotto: non riesce, neppure minimamente, a rendersi utile alla causa.
Iemmello 4 – Un goal in netto fuorigioco allo scadere del primo tempo. Per il resto è totalmente inglobato dagli avversari. Non inventa, non guizza, non si rende pericoloso.
Pittarello 5 – Non fa goal e neppure lo sfiora, ma almeno si fa apprezzare per la lotta su tanti palloni.
Petriccione (dal 46’) 6 – Avvicenda Coulibaly dopo l’intervallo, e si dimostra rapido ed abbastanza preciso nel far girare palla a centrocampo, ma non trova grande collaborazione nei compagni di squadra.
Compagnon (dal 46’) 4 – Sostituisce Scognamillo dopo il riposo fra i due tempi. Protagonista di una discreta iniziativa dopo qualche giro di lancette, produce in seguito soltanto fumo.
Ilie (dal 61’) 6,5 – Rileva Pontisso e ha un buonissimo impatto sul match. Danza fra gli avversari, prova a creare insidie. Si spegne un po’ nel finale, quando comprende che nemmeno un miracolo potrebbe salvare il Catanzaro dalla sconfitta.
Seck (dal 77’) 4 – Sul terreno di gioco al posto di Quagliata, non offre alcun apporto.
Biasci (dal 77’) 4 – Subentra a Pompetti e tergiversa troppo su un ottimo pallone servitogli in area di rigore, facendosi rimontare da un difensore avversario.
Fabio Caserta 2 – Fallisce completamente le scelte iniziali (per la seconda volta consecutiva) e presenta un undici che, per tutto il primo tempo, è in balia della Juve Stabia, soprattutto per un pressing ed un filtro inesistenti, ma anche per la totale mancanza di idee nell’organizzare la manovra. La squadra è anche lunga nei reparti, molliccia in difesa, oltre che, come accennato, impresentabile in mediana. Il Mister prova a rimediare con le sostituzioni ad inizio ripresa, ma attende fino all’ora di gioco per inserire Ilie, che appare di gran lunga il calciatore più in forma dell’intero organico. Perché sia stato fra gli esclusi rimarrà un mistero. Così come non si comprende la ragione della rinuncia a Petriccione dal primo minuto, atteso che lo stesso play (l’unico in organico), nella seconda parte di gara, è sembrato in buone condizioni. Nel finale, il tecnico butta dentro due attaccanti un po’ a casaccio, contribuendo a completare un disastro di cui è il maggiore responsabile. A fine gara il tecnico spiegherà che Petriccione è stato escluso dalla formazioni titolare in quanto qualche ora prima aveva manifestato uno stato febbrile.
Avete dimenticato Polito voto 2-
Se prendi un calciatore come Ilie grande talento indiscutibile, lo devi far giocare sempre, ed andava fatto sin dal giorno in cui è arrivato. Se gioca a sprazzi per gerarchie, equilibri, o altre dinamiche del cazzo, era inutile prenderlo.