Le pagelle giallorosse del match Catanzaro-Cesena
Pigliacelli 6,5 – Esente da responsabilità nelle due reti incassate, mai è costretto agli straordinari dai calciatori ospiti. Sereno, comunque, nell’ordinaria amministrazione e bravo nel leggere in anticipo una situazione, nel secondo tempo, potenzialmente pericolosa.
Brighenti 7 – Concentrato e grintoso, va in difficoltà in una sola circostanza in tutta la gara, rimediando con un fallo che gli costa il cartellino giallo. In una proiezione offensiva, si rende protagonista dell’assist che Pietro Iemmello trasforma nel terzo goal.
Scognamillo 6,5 – Una leggerezza, al minuto 27, e forse poca reattività nell’azione in cui il Cesena trova la sua seconda segnatura. Sfortunatissimo nella deviazione nella sua porta che permette alla squadra ospite di accorciare temporaneamente le distanze. Per il resto, però, prestazione gagliarda, con diversi ottimi interventi difensivi (anche nel gioco aereo), con guardia spietata sull’insidioso Cristian Shpendi (letteralmente cancellato dalla sfida), con guida da leader del pacchetto arretrato.
Bonini 7,5 – Ci ha preso gusto. Dopo la clamorosa doppietta a Brescia, una settimana fa, apre la serie delle marcature, in avvio di match, sugli sviluppi di un corner. Nel prosieguo, adempie a dovere ai suoi incarichi, presidiando solidamente la zona di competenza, e quindi facendosi sentire sugli avversari che provano ad offendere sulla stessa.
Cassandro 8 – Molto efficace in copertura e particolarmente propositivo in proiezione offensiva. Dal suo piede nasce lo splendido cross che un difensore della squadra romagnola, pressato da La Mantia, trasforma nel secondo goal delle Aquile. Nella ripresa, è proprio il ragazzo con la maglia numero 84 a realizzare il quarto, capitalizzando un superbo invito di Giacomo Quagliata. Gara scintillante, da man of the match.
Pagano 6,5 – Abbastanza attivo in fase di possesso, durante la quale va pure vicino alla personale segnatura. In una situazione, per la verità, sarebbe stato più saggio servire la sfera al liberissimo Coulibaly, anziché cercare la conclusione personale, ma la giovanissima età del centrocampista ne giustifica l’egoismo . Più a disagio, ma non negativo, nella fase opposta.
Petriccione 7,5 – Regia illuminata e pilotata con scelte e tempi di gioco assai vicini alla perfezione assoluta. Quando necessario, non si sottrae al lavoro d’interdizione. Gara incantevole, da premiare con voto altissimo.
Pontisso 7 – Dal suo piede parte il cross, dalla bandierina, che Federico Bonini, al minuto 3, corregge in rete di testa. In seguito, tanto dinamismo in mediana in entrambe le fasi. Sostituito all’altezza dell’ora di gioco per un affaticamento.
Quagliata 7 – Mai in affanno quando deve difendere e sovente efficace in sede di spinta. Nella ripresa, offre un meraviglioso assist – il quarto in due partite – che Tommaso Cassandro traduce nel goal che di fatto fa calare il sipario sull’incontro.
Iemmello 7,5 – Pericolosissimo in avvio e non molto più tardi autore della terza rete, di testa, su bellissimo traversone da destra di Nicolò Brighenti. Dodicesimo sigillo in campionato, che ad oggi gli vale la testa della classifica cannonieri della cadetteria. Nulla di cui stupirsi: Pietro è un calciatore di categoria superiore, come dimostra non soltanto con le segnature, ma anche con movimenti, passaggi e consigli per i compagni di squadra – ammirati ed apprezzati anche contro il Cesena –, che mettono in luce le sue notevoli doti tecniche, la sua straordinaria intelligenza tattica ed il suo forte carisma.
La Mantia 6,5 – Schierato forse un po’ a sorpresa da Mister Fabio Caserta, ne ripaga la fiducia disputando una gara, o meglio una frazione, di grandi impegno e volontà, in cui si dimostra abile a lavorare per la squadra. Il secondo punto delle Aquile è frutto di un’autorete di Pieraccini, ma nella situazione c’è lo zampino del numero 19, capace ed esperto nel pressare lo stesso difensore ospite.
Coulibaly (dal 59’) 7 – Rileva Pontisso, entrando da subito molto bene nel match. Fa tanta legna a centrocampo, strappando diversi palloni dai piedi degli avversari, ed in uno di tali casi dà il la all’azione che si conclude con l’ultimo dei goals del Catanzaro. A tratti, Mama partecipa efficacemente alla manovra, ed in due circostanze i suoi inserimenti nell’area avversaria non sono premiati.
Pittarello (dal 59’) 6 – Sostituisce lo stremato La Mantia, e non ha opportunità per iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori. Nondimeno, al pari del compagno rilevato, si prodiga in favore della squadra, senza mai disdegnare la lotta ed il pressing.
Biasci (dall’82’) S.V – Avvicenda il capitano Pietro Iemmello, e non è fortunato in una conclusione. Di là di tale episodio, però, lo spezzone di Tommy è troppo breve (tredici minuti, recupero incluso) per potergli assegnare un voto.
Antonini (dall’89’) S.V. – Qualche minuto nell’ultima parte del match, al posto di Federico Bonini. Non è valutabile.
Šitum (dall’89’) S.V. – Subentra a Quagliata quando manca davvero poco al triplice fischio del direttore di gara. Ingiudicabile.
Fabio Caserta 8 – Partita preparata in maniera esemplare, con sensazionale approccio alla medesima: nei primi dieci minuti, il Catanzaro – compatto nei reparti, agonisticamente cattivo, rapido in attacco – va subito vicino al goal e poi ne realizza due in rapida sequenza. Nel prosieguo, concede metri all’undici romagnolo, ma molto di rado va in reale sofferenza, grazie ad un centrocampo ed una difesa perfettamente disciplinati ed organizzati. Le ripartenze e le stesse transizioni positive sono sovente pericolose ed è anzi micidiale quella che conduce alla quarta marcatura. Corrette la lettura e la gestione, da parte del Mister, e quindi le sostituzioni. La vittoria, forse un po’ avara nel risultato finale, consente alle Aquile di issarsi al quinto posto in classifica a 35 punti. Il primo obiettivo stagionale – il consolidamento della categoria – è ormai vicinissimo. Per un altro, che si chiama play off (con quanto ne potrebbe discendere), sognare è lecito.