“Quello non era un campo di calcio, ma una palude, impossibile giocare al calcio su un fondo del genere”. E’ stato questo il commento a caldo dei calciatori della Juventus uscita battuta dal “Comunale” contro il Catanzaro alla sua prima vittoria stagionale, la prima in Serie A grazie alla rete realizzata da Mammì all’84’.
Era il 30 gennaio 1972, il gol vittoria arriva dagli sviluppi di un calcio d’angolo, secondo consecutivo, battuto da Braca, il difensore bianconero Furino va a vuoto, Salvadore scivola e Mammì di testa in tuffo segna per l’apoteosi giallorossa.
Nel primo tempo l’atmosfera era carica di aspettative ma, in verità, le emozioni scarseggiavano. I tifosi sugli spalti si alzavano in punta di piedi solo per assistere a due situazioni di grande tensione: un pericolo creato da Mammì che esplode poco dopo l’avvio e una conclusione di Capello ben bloccata da Pozzani. C’erano anche due rigori reclamati, uno per parte: al 21′ per un’entrata di Pavoni su Novellini, mentre al 26′ l’attenzione si spostò verso una cintura di Morini su Spelta, un fallo che l’arbitro non vide, forse coperto dalla massa di giocatori in azione.
Ma come spesso accade nel mondo del calcio, il secondo tempo si rivelò un vero spettacolo di fuochi d’artificio. Il pubblico, ora sul bordo dei gradoni, vide Braca non riuscire ad agganciare al volo un pallone deviato da Mammì al 46′. Ma fu solo l’inizio. Al 50′, un’azione magistrale su punizione calciata da Braca portò Busatta in posizione ideale; il suo tentativo però venne brillantemente respinto di piede da Carmignani. La tensione si fece palpabile e al 53′ Pozzani si esibì in un salvataggio su Capello meritandosi gli applausi di tutto lo stadio.
Ma il momento di massimo scompiglio arrivò al 57′: Braca effettuò un traversone preciso, Mammì toccò la palla e Busatta si preparò a insaccare il gol del vantaggio. Tuttavia, l’arbitro annullò l’azione, segnalando un presunto fallo. Fu quindi il turno di Pozzani che al 64′ e al 74′ si oppose con determinazione a due attacchi bianconeri, dimostrando una lucidità incredibile nei momenti cruciali.
Al minuto 84’, finalmente, il Catanzaro sfondò la muraglia avversaria: dopo due angoli consecutivi battuti da Braca, il pallone, ingannando Furino e Salvadore, finì a Mammì che con un guizzo fulmineo, si fece trovare pronto e in tuffo con un colpo di testa spedì la palla in fondo alla rete. L’esplosione di gioia in campo si propagò come un’onda, travolgendo ogni cuore presente sugli spalti. Mammì, incredulo e stravolto, esultava, braccia al cielo, consapevole di aver consegnato la vittoria ai suoi compagni e ai tifosi.
Alla festa dei calciatori del Catanzaro fa da contraltare l’amarezza dell’undici della Juventus che insinuava che il campo fosse stato bagnato la mattina per renderlo pesante e favorire i ragazzi di Seghedoni.
Cauto l’atteggiamento iniziale del presidente juventino Boniperti, così come l’allenatore dei bianconeri Vycpaleck, che a caldo commentarono: “Abbiamo perduto male ma non cerchiamo attenuanti. Il campo ad esempio, era uguale per noi come per il Catanzaro”. Alle insinuazioni dei giocatori bianconeri rispose il presidente giallorosso Nicola Ceravolo: “Sono insinuazioni che non meritano una risposta. A Catanzaro piove da dieci giorni. Contro il Milan una settimana fa il campo era quasi impraticabile per la pioggia”.
Il dibattito sul presunto campo allagato artificiosamente e non per la pioggia, che ingrossò il fango soprattutto a centrocampo, andò avanti per giorni, e la stampa dell’epoca si soffermo anche su una presunta dichiarazione che il presidente dell’U.S. Catanzaro, Nicola Ceravolo, avrebbe rilasciato all’arbitro Toselli a fine gara: “Visto che hanno allagato il campo potevamo anche bagnare le gradinate così gli spettatori sarebbero rimasti in piedi e ci sarebbe stato posto per un pubblico maggiore”.
Di seguito le formazioni dell’incontro:
Catanzaro: Pozzani, Pavoni, D’Angiuli, Zuccheri, Maldera, Busatta, Spelta, Franzon (88’ Gori), Mammì, Banelli, Braca.
Allenatore: Seghedoni
Juventus: Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Savoldi, Anastasi, Capello, Novellini (46’ Cuccureddu).
Allenatore: Vycpaleck
