Giacomo Quagliata trentaquattro minuti (più extra-rime) all’esordio in maglia giallorossa contro il Pisa, un debutto positivo sia in fase difensiva che nel proporsi sul fondo di quella fascia sinistra che già da domenica a Brescia può vederlo titolare.
24 anni è già alle spalle un discreto curriculum con anche 20 presenze in Serie A con la maglia della Cremonese che lo aveva riportato in Italia dopo la parentesi in Olanda.
Ed è proprio lo stesso Quagliata a spiegare quella scelta di vita che a soli 19 anni lo aveva fatto emigrare: “Ho avuto sempre fama di calcio, non ho mai badato ai fronzoli ma sono andato diretto per la mia strada convinto che ogni scelta fosse quella giusta per la mia carriera”.
Ora l’approdo al Catanzaro dove la tifoseria lo ha accolto con tanto calore e stima, un lungo applauso ha accompagnato domenica scorsa il suo ingresso in campo quando è entrato in sostituzione di Brignola: “Sono davvero felice a tutta la società del Catanzaro per avermi dato questa possibilità, sono consapevole di essere approdato in una piazza importante con una proprietà importante e seria”.
Prima del tuo trasferimento hai avuto modo di parlare di Catanzaro con Andrea Fulignati e Jari Vandeputte, tuoi ex compagni di squadra alla Cremonese e che qui a Catanzaro hanno lasciato il segno?
“Assolutamente si, mi hanno detto di come questa piazza vive per il calcio e di quanto fosse seria la proprietà, già non avevo dubbi prima figuriamoci dopo aver parlato con loro due”.
Ma c’è un altro motivo che lo stesso Quagliata ci confida per cui la sua scelta è ricaduta sul Catanzaro: “Sono stato favorevolmente impressionato dal pubblico catanzarese, nella gara della scorsa stagione ho visto un “Ceravolo” che tutto insieme era anima e cuore con la squadra. Ricordo come fosse ora, come ne rimasi affascinato”.
Emozioni che ti auguriamo di vivere in prima persona visto che ora sei uno dei protagonisti del “Ceravolo”. “Non vedo l’ora di ricambiare stima ed affetto – aggiunge Quagliata – questo è l’ambiente ideale per me”.
Esterno di fascia, ti trovi meglio a difendere o ad attaccare?
“Io nasco difensore, e difendere mi piace anche, ma non disdegno di arrivare lì in fondo e rendermi utile per i miei compagni”.
Cosa ti ha chiesto il tecnico Caserta? “Abbiamo parlato lungo mi ha spiegato il sistema di gioco, che è molto simile a quello che ho fatto alla Cremonese fino a pochi giorni fa. Sono davvero contento di essere qui e sono sicuro che ci toglieremo tante belle soddisfazioni”.
Il Brescia lo hai affrontato da poco con la Cremonese, che partita ti aspetti al “Rigamonti” ? “Non li sottovalutiamo, ci sarà da battagliare, sono una squadra che ha diverse potenzialità e non mollano mai. Noi ci faremo trovare pronti per dire la nostra“