Catanzaro 3-5-2: Pigliacelli, Bonini Antonini Brighenti, Situm Pontisso Petriccione Pompetti Cassandro, Biasci Iemmello. All. Caserta
Carrarese 3-4-2-1: Bleve, Imperiale Hermannsson Illanes, Cicconi Schiavi Capezzi Bouah, Panico Finotto, Capello. All. Calabro
Quella del Catanzaro è una vittoria netta, maturata con grande determinazione nel raggiungere il risultato e una supremazia schiacciante in tutti i settori del campo. Aggressivo, reattivo, lucido, il Catanzaro di Fabio Caserta ha fatto ciò che l’ambiente chiedeva dopo le prime prestazioni poco convincenti. E il risultato non è tardato ad arrivare, con i tre punti si sono rivisti anche il gioco e soprattutto occasioni da gol di ottima fattura. Non fosse altro che, a memoria, il reparto offensivo giallorosso non era mai stato così affollato.
E il tema dell’abbondanza sarà probabilmente di non facile gestione per l’allenatore che oggi ha proposto ancora una volta il 3-5-2 nonostante in rosa il Catanzaro abbia 4 esterni d’attacco. Presto assisteremo al cambio del sistema di gioco anche se quello attuale rimane collaudato e funzionale. Nella versione odierna troviamo due sostanziali novità: i tre centrocampisti della vecchia guardia tutti insieme dal primo minuto e Situm quinto a sinistra. Centrocampo dunque al gran completo con Petriccione play basso, Pompetti schierato a destra insieme a Cassandro, Pontisso a sinistra insieme a Situm. Il cambio di corsia del croato non è una novità per il 92 giallorosso che in passato aveva giocato da esterno alto proprio sulla corsia sinistra.
Chiaramente giocare contro un avversario con il piede invertito è stata una sorpresa per Bouah che non è riuscito a contenere Situm, quando il croato si accentrava portando palla con il piede destro. Il movimento a incrociare di Pompetti apriva il dialogo sulla corsia sinistra in un modo del tutto nuovo per la truppa giallorossa che con le palle scodellate in area ha trovato le tre marcature.
La pressione alta sulle fonti di gioco uscendo forte su chi riceveva ha messo in crisi il palleggio della Carrarese che non ha trovato profondità ed i due centrocampisti hanno finito per concederla perdendo contatto visivo con il tridente offensivo. L’ottima intesa di Situm e Pontisso da una parte, Cassandro e Pompetti dall’altra ha fatto sì che Bouah e Cicconi venissero sistematicamente superati e il Catanzaro riuscisse a sfondare sulle corsie esterne. In fase di non possesso i quinti giallorossi si schiacciavano sulla linea di difesa raddoppiando e accompagnando le ripartenze.
Apre le danze Biasci che raccoglie una palla rimpallata da uno sfortunato Hermannsson su cross di Cassandro (pregevole il dialogo con Pompetti). Pareggia Bouah che infila di testa Pigliacelli anticipando Situm su un traversone sul secondo palo. Situm si prende la rivincita immediatamente dopo, Pontisso porta via Bouah e il croato supera sullo scatto Capezzi scodellando in mezzo con il mancino per la testa di Iemmello che porta le aquile in vantaggio. Il capitano approfitta di uno svarione di Hemannsson, ma che reazione i giallorossi!
Inizia, dunque, a vedersi la mano del mister che è finalmente riuscito a far volare le aquile sulle corsie esterne giocando forte con i quinti di centrocampo e sfruttando l’inserimento delle mezzali. E parlando di mezzali chi si conferma in uno splendido momento di forma è Pontisso, che corona una prestazione convincente con una bella marcatura personale: giocata a rimorchio e tiro imparabile venendo dal lato opposto su una giocata con palla lunga per Biasci che attaccava a destra. E a proposito del 28 giallorosso, che i rumors di mercato vedevano già lontano dai tre colli, Tommaso ha fatto impazzire la difesa avversaria senza soluzione di continuità. Prima sigla il momentaneo vantaggio poi regala a Pontisso l’assist per il definitivo 3-1.
La terza rete mette fine alla partita della Carrarese perché arriva dopo l’ingresso in campo di Shpendi e Giovane. Il primo avrebbe dovuto dare profondità ai toscani, il secondo più ordine a centrocampo. Il problema di mister Calabro non è stato che la coppia Finotto-Panico era davvero irriconoscibile (nel senso che i funambolici fantasisti non hanno toccato un pallone), ma che non si riusciva a costruire gioco e l’ingresso dei nuovi non ha cambiato il copione di un match che ha visto nel collettivo e nei singoli un divario motivazionale e tecnico difficilmente colmabile nei 90 minuti odierni.
Altrettanto difficile mettersi nei panni di mister Calabro che da un lato vede Brighenti prendere il giallo dopo due minuti e disputare, in ogni caso, una prestazione da applausi bevendosi un certo Panico (il principale terminale offensivo di riferimento). Poi in casa propria assiste attonito alla prestazione da dimenticare di quello che sembrava dover essere un colpo di esperienza per il pacchetto arretrato. Almeno anagraficamente. Anche in mezzo al campo le cose non vanno bene la Carrarese: Schiavi che non riesce a dare il la alla manovra. Il centrocampista è costretto a tornare dietro oppure a forzare la giocata, non si trova con Capezzi che deve vedersela con un Pontisso indemoniato. Il 20 giallorosso si allarga oppure viene dentro al campo, uno due corto e taglia in area, gioca a rimorchio, conclude in porta un paio di volte. Capezzi se lo perde una, due, tre volte.
La differenza di prestazione in campo è troppo alta, gli ospiti rischiano di capitolare prima con la conclusione a giro e poi con un tiro a incrociare di Iemmello, nel finale c’è spazio per una conclusione di Pittarello e un tiro radente il palo di Seck. I padroni di casa hanno dominato in tutte le fasi del match mantenendo una pericolosità che gli ospiti non sono riusciti neanche lontanamente ad eguagliare.