È il giorno di Fabio Caserta, un calabrese alla guida dell’U.S. Catanzaro, non accadeva da 7 anni esattamente dalla stagione 2016-2017 campionato di Serie C1 che in quell’annata vide alternarsi ben 4 allenatori sulla panchina delle Aquile, tra cui Nunzio Zavettieri anche lui come Fabio Caserta di Melito Porto Salvo (RC).
Nella sala stampa del “Nicola Ceravolo”, appare visibilmente emozionato, avverte la responsabilità di una piazza esigente, ma appare anche determinato a dare tutto se stesso, parla per lui la sua vita che anche fuori dal campo lo ha caricato di responsabilità eccessiva trovando sempre la forza e la costanza di venirne fuori.
Ad introdurre la presentazione del mister il direttore generale Paolo Morganti che dopo i saluti di rito ha lasciato subito la scena alle domande dei giornalisti.
“Sono un uomo che non lascia nulla al caso – esordisce Caserta – nessuno ti regala nulla, ringrazio l’U.S. Catanzaro che mi ha dato una grande opportunità a cui mi sento di dire che darò il massimo per onorare questa maglia e la sua piazza. Quello che mi ha colpito in maniera davvero profonda è stato l’approccio con il presidente Noto, quando ci siamo trovati davanti non mi ha accolto in maniera formale con la classica stretta di mano, ma con un caloroso abbraccio. Li ho capito che stavo facendo la scelta migliore già prima ancora di scendere nei dettagli”.
Rotto il ghiaccio, si entra nelle dinamiche di campo: “Raccolgo una eredità pesante ed importante, ciò che ha fatto mister Vivarini è sotto gli occhi di tutti, un lavoro che ha dato grandi risultati che è partito da lontano. Tutto ciò rappresenta anche uno stimolo maggiore, non mi spaventa, partiamo forse con un po’ di ritardo ma con il direttore Polito mi sono già interfacciato per aprire il nostro nuovo corso”
Su quello che sarà il suo Catanzaro, non ha dubbi: “I nuovi che arriveranno dovranno capire subito l’importanza della maglia che indossano e calarsi in una realtà che vive di calcio con una tifoseria molto calorosa. Tatticamente non mi ritengo un integralista, sono abbastanza versatile, anche se devo riconoscere che prediligo la difesa a quattro”.
Squadra che, come ha anticipato nella scorsa conferenza stampa il ds Polito sarà costruita intorno all’idolo di casa giallorossa, Pietro Iemmello: “Ho parlato con Iemmello e diversi altri componenti, Pietro è un elemento fondamentale ha tanto entusiasmo, e questa sua positività dobbiamo essere bravi a trasferirla a tutto lo spogliatoio”.
Continuando sulla scia tecnica Caserta sottolinea l’importanza di trovare al più preso la propria identità, e sarà importante già poterlo fare ad iniziare dal ritiro che sarà il 21 luglio: “Conosco molto bene il Ds Polito come lui conosce me, sappiamo cosa vogliamo e dove arrivare, confido molto nel suo operato farà di tutto per accorciare i tempi e farci già essere quasi pronti in vista del ritiro, contando anche quelli che sono i tempi ed i meccanismi del calciomercato”.
A chi chiede quale sarà l’obiettivo, Caserta risponde: “Credo che il presidente sia stato abbastanza chiaro, si riparte con un nuovo progetto che ha come fine la salvezza, quello che chiedo alla piazza e di starci vicino e di supportarci, poi sarà il campo a dirci quanto siamo stati bravi”.