Il Catanzaro conclude la stagione 2023-2024 nel migliore dei modi, raggiungendo la semifinale dei playoff e acquisendo una nuova reputazione come società attrattiva sotto vari aspetti. Alcuni di questi aspetti saranno approfonditi nei prossimi giorni. Nonostante ciò, è sorprendente leggere certe opinioni, soprattutto da parte di chi non ha mai messo piede a Catanzaro e non conosce da vicino la realtà del club, ma riporta con disinvoltura notizie di una società che, a 48 ore dalla chiusura dei playoff, sembrerebbe essersi disgregata.
Si parla di una fuga generale: Vivarini da una parte, Foresti dall’altra e Magalini da un’altra ancora. La realtà è ben diversa: dopo Cremona, tutti sono tornati in sede, ciascuno operativo nel proprio ruolo. Una stagione straordinaria come quella del Catanzaro porta con sé onori, gloria e, inevitabilmente, voci di corridoio. È normale che ci siano interessi da parte di altri club per Vivarini, Foresti e Magalini; questo è un riconoscimento dei meriti che il calcio attribuisce. Tuttavia, è importante ribadire che mister Vivarini ha ancora un contratto di 1 anno + 1 con il Catanzaro, mentre i contratti di Foresti e Magalini scadono il 30 giugno. Nessuno di loro è fuggito: il direttore generale Foresti sta lavorando all’iscrizione per il prossimo campionato, con la proprietà Noto che ha già anticipato la maggior parte delle scadenze. Il direttore sportivo è al suo posto, pronto a preparare la documentazione necessaria per tentare il riscatto di Veroli dal Cagliari, l’unico giocatore in prestito con clausola di riscatto e controriscatto.
L’unico a non essere rientrato in sede dopo Cremona è il presidente Floriano Noto, che per motivi imprenditoriali si trova nel Centro Italia e tornerà domani. Domani è anche previsto il rompete le righe: squadra, società e staff si ritroveranno per un pranzo che segnerà ufficialmente la fine della stagione, un momento di passaggio tra il recente passato e l’immediato futuro, durante il quale il presidente Noto incontrerà Vivarini, Foresti e Magalini.