Le pagelle del match
Fulignati 6 – Formidabile, in avvio, ad opporsi (con l’aiuto del palo) ad una velenosa conclusione di un avversario. Sulle quattro reti subite nel prosieguo non ha alcuna responsabilità.
Oliveri 6 – Fra i pochissimi a meritare la sufficienza dopo la brutta partita disputata allo Zini. Difende benino, spinge con costanza, e nel primo tempo impegna il portiere di casa ad un non semplice intervento.
Scognamillo 5 – Inizia con buon piglio, ma si fa gravemente sorprendere dall’opposto Bonaiuto nella situazione in cui la Cremonese trova il raddoppio. Anche nella parte restante del match non sempre è sul pezzo, oltre che piuttosto nervoso.
Antonini 5,5 – Troppo molle nell’occasione in cui la formazione grigiorossa trova il vantaggio con Franco Vázquez. Qualche difficoltà anche nel seguito della sfida, ma mezzo punto in più per il bel goal realizzato quasi nel finale.
Sounas 5 – Disputa soltanto il primo tempo, in maniera piuttosto anonima.
Petriccione 5 – Tanta fatica ma scarsa lucidità nel mettere ordine o nell’interdire a centrocampo.
Pontisso 5 – Fa scarso filtro dinanzi al pacchetto arretrato, e non sempre è abile nella distribuzione della sfera. Sostituito (correttamente) dopo l’intervallo.
Vandeputte 5 – Gravi responsabilità, a causa di una palla persa malamente, nella situazione in cui la squadra di casa trova il terzo goal. Si accende di rado, e non è fortunato in una conclusione.
Pompetti (dal 46’) 6 – Rileva Pontisso dopo l’intervallo, e riesce a portare un po’ di logica e di equilibrio nel centrocampo del Catanzaro.
Brignola (dal 46’) 5 – Sostituisce Sounas dopo il rientro dagli spogliatoi, e nonostante la situazione sia ormai ampiamente compromessa, si batte con voglia, puntando costantemente i diretti avversari e portando un po’ di scompiglio nella munita retroguardia opposta. Purtroppo, però, dopo una ventina di minuti, manda platealmente l’arbitro a quel paese, con conseguente espulsione.
Donnarumma (dal 56’) 5,5 – Subentra a Biasci, ma presto la squadra rimane in inferiorità numerica. Come conseguenza, Alfredo non ha grandi occasioni per lasciare il suo timbro sulla sfida. In realtà, va in rete nel finale, ma il punto, inizialmente concesso, è annullato per fuorigioco dopo il controllo al VAR.
Verna (dall’84’) S.V. – Avvicenda Petriccione negli ultimi minuti dell’incontro.
Stoppa (dall’84’) S.V. – Sul terreno di gioco al posto di Pietro Iemmello nella parte finale di gara.
Vincenzo Vivarini 5 – Forse si aspettava un approccio diverso da parte dell’avversaria. Sta di fatto, che il Catanzaro soccombe quasi senza opporre resistenza. Pazienza… è stato bello sognare, e proprio questo sogno regalato ai tifosi è nato circa due anni fa, quando il Catanzaro ha perduto un’altra semifinale play off, che certo tutti ricorderanno. Quel giorno è nato un patto ferreo fra i calciatori che, plasmati dal loro Mentore, hanno prima fatto sfracelli in serie C, e poi sorpreso l’Italia in cadetteria. Ad inizio stagione, l’organico, almeno in teoria, non sembrava fortissimo: per gran parte, identico a quello che aveva dominato appunto la terza categoria professionistica. L’obiettivo massimo sembrava la salvezza. Il Maestro, però, è riuscito a creare un gruppo, cui ha trasmesso idee, coraggio, tenacia, fierezza. Risultato: trenta punti nel girone ascendente, altrettanti in quello di ritorno e quinto posto al termine della regular season. Un piazzamento migliore rispetto a quello del Palermo, della Sampdoria o di altri club (tipo lo Spezia) svenatisi in sede di calcio mercato. Il sogno è finito, il campionato è finito, ma al Mister, ai calciatori, alla Dirigenza, ai collaboratori della Società una sola parola si può dire: GRAZIE! Grazie dal più profondo del cuore. Per l’orgoglio che ci avete regalato, il voto, per tutti voi, non può essere che uno: 10.
Mi unisco al GRAZIE A Società, dirigenti mister e calciatori che sono andati anche oltre le loro possibilità, avendo un grande cuore, grande professionalità e spirito di gruppo. Non bisogna avere rimpianti, ieri la benzina era chiaramente finita, davanti a noi ci sono comunque le squadre migliori, quindi è anche giusto così, ma certamente si ripartirà e con questi dirigenti, il futuro dell’Uesse sarà roseo.