Tre sconfitte nelle ultime tre gare, tre vittorie su tre nel filotto precedente, il Catanzaro alterna due “stati d’animo” negli ultimi 45 giorni, ora la pausa e poi l derby, o meglio, il derby di Calabria per eccellenza: Catanzaro – Cosenza con le Aquile avanti di due lunghezze sui Lupi.
E la sosta ci dà l’occasione per tirare un primo e parziale bilancio di questo Catanzaro ritornato in Serie B dopo ben 17 anni. Ed è un bilancio soddisfacente, 21 punti in 13 gare sono un bottino di tutto rispetto per una matricola, e tra le quattro neopromosse (Catanzaro, Reggiana, Feralpisalò e Lecco) i giallorossi sono quelli che hanno raccolto di più. E lo hanno fatto praticando il calcio più bello tra tutte le compagini di serie B che ha fruttato complessivamente 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. E tutte le 4 sconfitte sono arrivate con avversari (Parma, Como, Modena e Venezia) che ad inizio stagione sono stati allestiti per centrare la promozione. Nelle 4 sconfitte, di cui le ultime 3 consecutive il Catanzaro paga principalmente errori propri, disattenzioni ed ingenuità che in un campionato, come questo di Serie B, dove gli equilibri sono precari, rischi di finire per pagare caro. Pesante il passivo contro il Parma, un 5-0 casalingo che letto così in maniera asettica potrebbe far pensare ad una partita senza storia e senza gloria per Vivarini e i suoi ragazzi, ma di fatto così non è stato, anzi prima del vantaggio iniziale dei ducali sono state le Aquile ad avere due grosse occasioni da rete, poi una serie di errori hanno portato a maturare un passivo davvero pesante. A nostro avviso, se c’è una sconfitta che il Catanzaro ha davvero meritato è quella a Como, pur sempre “viziata” da un rigore fin troppo generoso dopo appena 5’ minuti, ma lì è venuta meno l’amalgama di squadra, l’impronta del Catanzaro di Vivarini che da due anni regala spettacolo.
Il filotto delle tre vittorie consecutive ha posto, forse, nella piazza, aspettative lontane dalla reale portata di questa squadra, ridimensionate poi dal filotto delle tre sconfitte consecutive, solo che le tre sconfitte aprono a dibattiti che portano agli eccessi, per dirla con un classico proverbio all’italiana: “La virtù sta nel mezzo”. Questo Catanzaro non era da prima posizione ai nastri di partenza, così come non lo è ora da ultima posizione, bisognerebbe soltanto, in ogni situazione, ricercare l’equilibrio, la moderazione e la giusta misura, evitando di assumere posizioni estreme. In sostanza, gli eccessi e le esagerazioni sono sempre da evitare.
Se Galileo Galilei avesse conosciuto il calcio, lo avrebbe usato come metafora per definire la matematica, sostituendolo alla “natura” in una sua famosa citazione: “La natura è un libro scritto in caratteri matematici”. Perché il calcio, in maniera molto asettica, si riduce ad una classifica di numeri, la cui matematica non ha solo un significato formale, ma anche un contenuto. Ed oggi quel contenuto ci dice che il Catanzaro è in sesta posizione ex aequo con il Como, e con due piedi dentro ai play off che già di per sé sarebbe un obiettivo straordinario. I conti tornano.