Vince il Venezia alla sua terza vittoria consecutiva, perde il Catanzaro alla sua terza sconfitta consecutiva. Ma lo fa con onore, pagando però a caro prezzo ingenuità e distrazioni che in un campionato di Serie B non ti lasciano scampo. E partiamo da quell’assalto finale, un po tardivo, al fortino del Venezia, che ha portato il Catanzaro ad un soffio di un pareggio che avrebbe sicuramente meritato, perché al di la di qualche leggerezza difensiva il Venezia, con una rosa di gran lunga superiore, non è riuscito a mettere alle corde il Catanzaro.
Vigilia serena e tranquilla, Vivarini gestisce bene l’ultimo periodo che in termini di risultati è stato abbastanza avaro in virtù delle due sconfitte rimediate in altrettanti gare. Al “Penzo” è costretto a tre rinunce forzate, Scognamillo fermato dal giudice sportivo, Verna e Donnarumma per infortunio. Quella del difensore è una assenza pesante, e lo stesso Vivarini decide di non “correre rischi” schierando Luca Krajinc al fianco di Brighenti nel tandem della coppia di difensori centrali, mentre sulla destra fa il suo rientro Situm dopo due mesi di assenza per infortunio. Al centrocampo Pompetti in sostituzione di Verna mentre a fare da spalla a Iemmello in attacco c’è Stoppa.
Pochi problemi per Vanoli, che può contare su una rosa ammpia e di spessore, in attacco dà spazio al tridente Pierini-Pohjanpalo-Johnsen, riproponendo capitan Modolo in difesa e Sverko sull’out di sinistra. Vince il ballotaggio con Zampano al rientro dopo un infortunio.
Partita dai ritmi alti nel primo tempo, al 9′ Iemmello imbecca Sounas che perde il tempo per la battuta a rete, un minuto dopo è Situm con un provvidenziale intervento in diagonale su Johnsen a liberare il calcio d’angolo. La difesa del Catanzaro regala spazi e va in affanno, al 12′ è Pierini a crossare in area per Ellertosson che però calcia debole. Vivarini chiede ai suoi di allargare il gioco, Il pressing del Venezia si fa sempre più insistente ma con qualche giro a vuoto, il Catanzaro riesce a difendersi con ordine e con un giro palla veloce. Al Venezia non resta che impostarla uomo contro uomo bloccando gli esterni catanzaresi, una mossa che si rivela vincente al 23′ quando Sverko sull’out sinitro serve Ellertsson che in velocità brucia Situm, entra in area e Fulignati scegliendo male il tempo si avventa sull’islandese stendendolo. E’ calcio di rigore, trasformato da Pohjanpalo.
Al 29′ il Catanzaro prova a reagire con una triangolazione Iemmello-Stoppa-Iemmello, Candela ci mette una pezza mandandola in angolo.Il Catanzaro forza i tempi e viene fuori creando qualche occasione pericolosa, che non riesce però ad essere finalizzata negli ultimi 25 metri. Serve un colpo di genio, ed arriva al 40′ con Ghon che servito da Vandeputte non si lascia pregare ad esplodere a rete con potenza. Palla dentro 1-1.
La gioia del pareggio dura una manciata di minuti, al 46′ il Catanzaro so fa sorprendere, Pohjanpalo fa scattare Johnsen che se ne va per vie centrali, rientra sul destro e piega le mani di Fulignati.
Il primo tempo si chiude con i padroni di casa in vantaggio, in un match sostanzialmente equilibrato il Catanzaro paga l’ingenuità di Fulignati e le distrazioni difensive.
Nella ripresa il Catanzaro va subito vicino al pareggio, Vandeputte pesca Iemmello al limite dell’area che calcia in porta la palla sorvola di un soffio la traversa. La risposta del Venezia è immediata, Ellertsson smarca Candela in area che che serve Pohjanpalo miracolo di Fulignati sul destro a colpo sicuro di Pohjanpalo.
Al 60′ altro brivido per la difesa giallorossa, Candela si accentra dalla destra, Johnsen prolunga per Busio, sinistro sul primo palo protetto da Fulignati.
Il match si spegne, Vanoli con i i cambi arretra la sua squadra alza un muro di cinque difensori il Catanzaro non riesce a trovare sbocchi e in contropiede rischia di capitolare all’81’ Candela si accentra dalla destra, Johnsen prolunga per Busio, sinistro sul primo palo protetto da Fulignati.
All’87’ il Venezia rimane in 10 per l’espulsione dell’ex Bjarkason, Vivarini cerca di trarre vantaggio mandano in campo una terza punta, Biasci. Restano da giocare sette minuti di recupero, il Catanzaro va all’assalto, Ghion scodella un pallone in area sponda di Biasci per Brignola che trova una provvidenziale deviazione di Madolo, che salva il Venezia.
Venezia (4-3-3): Bertinato, Candela, Altare, Modolo, Sverko (Dembelè dal 74), Busio, Tessmann, Ellertsson (Bjarkason al 65′), Pierini (Zampano al 65′), Pohjanpalo (Gytkjær dal 74′), Johnsen (Lella dall89′).
A disp.: Grandi, Purg, Zampano, Dembele, Ullmann, Jajalo, Bjarkason, Andersen, Lella, Cheryshev, Olivieri, Gytkjaer.
Allenatore: Vanoli
Catanzaro (4-4-2): Fulignati,Situm (Katseris dal 73′), Krajnc Biasci dall’89’), Brighenti, Veroli (Mirands dal 73′), Sounas (Brignola dsl 67′), Ghion, Pompetti, Vandeputte, Stoppa (Ambrosino al 67′), Iemmello.
A disp.: Sala, Borrelli, Oliveri, Krastev, Miranda, Katseris, Pontisso, Brignola, D’Andrea, Ambrosino, Biasci.
Allenatore: Vivarini
Arbitro: Santoro
Assistenti: Dei Giudici – Arace
Quarto uomo: Sfira
Var: Nasca
Avar: Miele
Espulsi: Bjarkason all’89’
Ammoniti: Situm al 5′, Altare al 58′, Gytkjaer al 91′
Marcatori: Pohjanpalo (R) al 25′, Ghion al 40′, Johnsen al 45+1, Gytkjaer al 91′