33 anni dopo, Catanzaro, Cosenza e Reggina potrebbero ritrovarsi tutte e tre in Serie B. Correva l’anno 1989-90 quando le tre calabresi si ritrovarono a sfidarsi in cadetteria.
E il campionato 2023-2024 potrebbe riproporre lo scenario, il condizionale è d’obbligo perché sugli amaranto di Reggio pende la decisione del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria. E se la Calabria spera in un esito positivo, c’è invece chi è pronto a far rumore. Su tutte le neo retrocesse dalla Sere B, con il Perugia che già in occasione del Consiglio di Lega di B ha fatto sentire la propria voce.
Se Catanzaro e Cosenza sono sicure, i giallorossi in virtù della promozione i rossoblù per la salvezza nei playout, sulla Reggina a decidere sarà il Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria il 10 maggio.
La vicenda
Il 5 maggio del 2022 l’imprenditore romano Luca Gallo e patron della Reggina Calcio viene arrestato. La sua casa e gli uffici di 17 società a lui riconducibili sono stati perquisiti. E la Guardia di Finanza di Roma ha anche sequestrato l’intero capitale aziendale di 10 aziende, oltre alle quote sociali di altre sette imprese. Luca Gallo è accusato di autoriciclaggio e omesso versamento dell’Iva, solo nel 2019 avrebbe evaso quasi undici milioni e mezzo di euro.
Il 17 giugno 2022 il club amaranto passa di mano, il nuovo proprietario è Felice Saladini, imprenditore calabrese che raccoglie la pesante eredità di Gallo con il quale il club sotto la sua gestione aveva anche ottenuto una promozione in Serie B, accumula ben 22 milioni di debiti, nei confronti di tesserati, fornitori e tasse.
Le mosse della Reggina
Il club amaranto ricorre al Decreto Salva Aziende, entrato in vigore a marzo del 2022, che introduce misure urgenti di sostegno alle imprese, che fa riferimento alle imprese danneggiate a seguito dell’emergenza covid. Si tratta del primo caso in cui una società di calcio ne fa uso, ricorrendo ad un piano di rateizzazione nei confronti dei debitori.
Il piano proposto dalla Reggina prevede uno stralcio del 95% del debito.
La bocciatura dell’Agenzia delle Entrate
Il 27 maggio 2023 arriva la bocciatura dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria che respinge la proposta di stralcio del 95% dei debiti tributari della Reggina, motivandola ed allegando parere legale.
10 Giugno 2023, deciderà il Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria
La vicenda dovrebbe essere chiusa a giorni, esattamente il 10 giugno, con la palla che passa “sui piedi” del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria, il quale può imporre all’Agenzia delle Entrate lo stralcio della massa debitoria, in quanto utile al raggiungimento dell’abbattimento della massa debitoria. Infatti, il giudice omologa il piano se ritiene che comunque il credito dell’opponente possa essere soddisfatto dall’esecuzione del piano in misura non inferiore all’alternativa liquidatoria, che potrebbe basarsi nella decurtazione del 60%.
Diversamente per il club si spalancheranno le porte del fallimento.